Cirrhilabrus melanomarginatus

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Cirrhilabrus melanomarginatus
Immagine di Cirrhilabrus melanomarginatus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
SottordineLabroidei
FamigliaLabridae
GenereCirrhilabrus
SpecieC. melanomarginatus
Nomenclatura binomiale
Cirrhilabrus melanomarginatus
Randall & Shen, 1978

Cirrhilabrus melanomarginatus Randall & Shen, 1978 è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Distribuzione e habitat

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Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico; è stato trovato a Taiwan, nel Mar Cinese meridionale e dalle Filippine[3]. Nuota nelle zone rocciose tra i 6 e i 40 m di profondità[1].

Presenta un corpo non particolarmente alto né allungato, compresso lateralmente, con il profilo della testa non molto appuntito. La lunghezza massima registrata è di 13 cm[3].

Il colore del corpo varia dal nero al violaceo; il ventre si mantiene sempre bianco. La testa è più chiara, tendente al verdastro. La pinna anale è talvolta arancione, la pinna dorsale, più lunga, può presentare una macchia di quel colore[4]. La pinna caudale presenta i raggi esterni leggermente più allungati.

Alimentazione

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Si nutre di piccoli invertebrati acquatici[5].

Conservazione

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Questa specie, nonostante venga a volte catturata per essere tenuta negli acquari, non è a rischio di estinzione ci sono diverse aree marine protette nel suo areale, quindi viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN[1].

  1. ^ a b c (EN) Rocha, L. & Hilomen, V, Cirrhilabrus melanomarginatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Cirrhilabrus melanomarginatus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b (EN) C. melanomarginatus, su FishBase. URL consultato il 12 dicembre 2013.
  4. ^ C. melanomarginatus, su fishbase.org. URL consultato il 12 dicembre 2013.
  5. ^ C. melanomarginatus, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 12 dicembre 2013.

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